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LE DIPENDENZE TECNOLOGICHE


Già nel 1930 lo psicologo Gordon Allport aveva espresso titubanze riguardo gli effetti psicologici di un uso eccessivo della radio, critiche più intense e profonde accompagnarono l’utilizzo della televisione.

L'impatto di internet, dei telefoni cellulari, e dopo degli "smartphone" connessi alla rete, forse a causa della difficile comprensione degli effetti nel lungo periodo, non ha suscitato gli stessi allarmismi e la percezione di pericolosità a livello psicologico e comportamentale di un loro uso distorto.

Il tecno-stress, termine che indica rabbia, turbe emozionali e comportamentali legate all’uso delle nuove tecnologie, così come la tecno-fobia, ci lasciano intendere quanto il rapporto tra la mente e le tecnologie implichi un certo attrito cognitivo e un discreto impegno adattivo.  La tecnologia nasce, in tal caso, anche dal bisogno di controllare la realtà esterna.

Le tecnologie dell’era digitale hanno la possibilità di utilizzare mezzi per modificare direttamente e intensamente la propria mente e sensorialità. Si parla in tal caso di tecnologie della mente o psicotecnologie (De Kerckhove, 1995), in quanto amplificano ed estendono le facoltà psichiche e sensoriali interagendo con la struttura mentale in modo analogico.

Tra le forme di dipendenza tecnologica abbiamo: la dipendenza da telefonino, da videogiochi e da internet.

>>  DIPENDENZA DA CELLULARE / TELEFONINO

>>  DIPENDENZA DA VIDEOGIOCHI

>>  DIPENDENZA DA INTERNET nelle sue varianti



Centro Hikikomori - Milano - Settembre 2012